Il profeta del condom risponde alle accuse piovute dopo l'inquinamento del Tg1 e i due servizi del Tg5. Ce n'è per tutti...
"A Francesco Giorgino, vorrei dire che, nonostante la mia presa di posizione pubblica sia stata dura, non posso tirarmi indietro.
Ti stimo molto per il fatto che tu abbia deciso di continuare l'attività di giornalista, nonostante la notorietà acquisita grazie al Dopo Festival di Sanremo, in cui eri uno dei conduttori, ti avrebbe permesso facilmente di aspirare a lavori più importanti per popolarità e compensi. Sono pochi quelli che rimangono fedeli alla loro missione giornalistica (un esempio in questo senso è Ilaria Capitani, che è rimasta al Tg3 Lazio nonostante il successo della trasmissione "Cominciamo bene") e non decidono di tradire la loro professione.
Ma proprio per la grande stima che provo per te e avendo la certezza della tua bisessualità, non posso accettare il tuo silenzio su questo argomento. Pensa ad un collega come Cecchi Paone, che ha deciso di uscire allo scoperto e lo ha fatto in campagna elettorale, cosa che probabilmente ha compromesso seriamente le sue possibilità di essere eletto. Perchè non seguire il suo esempio?
Ad Enrico Mentana va invece un caloroso ringraziamento per l'attenzione che ha nei miei confronti. Infatti, con i due della scorsa settimana, siamo ormai a 11 servizi che il Tg5 mi dedica (l'ultimo quasi una cronistoria della mia attività negli ultimi otto anni), nonostante le critiche che "Chicco" mi muove quando inquino la sua creatura. D'altronde, è ormai evidente a tutti che il favore è reciproco. Infatti, la mia presenza aiuta molto gli ascolti, tema sul quale tutti sono molto sensibili all'interno della televisione italiana. Spero invece che la recente attenzione su questo ultimo inquinamento non abbia nulla a che fare, come hanno sottolineato alcune malelingue, con i dissapori tra Mentana e Giorgino. Comunque sia, sono debitore al direttore del Tg5 di una cena e, se vorrà (considerando che è un bell'uomo), anche di un dopo cena...
A Sebastiano Messina di Repubblica, che ha sostenuto che io abbia attaccato Giorgino per i suoi gusti sessuali, non posso che manifestare il mio stupore. Potrei capire una critica simile da qualcuno che non mi conosce, non da una persona che mi segue da ormai quasi dieci anni. D'altronde, non potrei essere certo io, omosessuale dichiarato e sposato con un uomo, a criticare i gusti sessuali di qualcuno...
Infine, a tutti i mezzi di informazione italiani, pongo una domanda. Perché non c'è stato nessun riscontro a tre mesi di urla "Pannella pedofilo", mentre c'è stato grande interesse non appena ho parlato della vita privata di un giornalista? Forse perché il pubblico è più interessato al gossip? O forse perché nessuno ha il coraggio di mettersi contro Pannella? Ai lettori l'ardua sentenza..."
Gabriele Paolini
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