Il profeta del condom è stato pesantemente aggredito da un tecnico della Rai dopo aver inquinato due collegamenti…
Alle 13.05 il presenzialista era a Piazza della Repubblica, da dove più tardi sarebbe partito il corteo dei pacifisti. In quel momento, un inviato del Tg2 stava informando gli spettatori sugli ultimi sviluppi. Paolini ha subito colto l’occasione e si è piazzato alle sue spalle con il cartello ormai abituale che promuove questo sito, ma senza pronunciare parola. Tutto si è svolto nella massima tranquillità, tanto da spingere il profeta ad aspettare pazientemente anche la diretta del Tg3, che ovviamente non è mancata.
Ma in questa occasione è avvenuto il fattaccio. Infatti, all’inizio del collegamento, il cameraman ha accuratamente evitato di mostrare il presenzialista, arrivando addirittura a spostare l’inquadratura al cielo, un’azione degna di un film d’avanguardia. Dopo la partenza di un servizio registrato, l’inviato Riccardo Chartroux ha ripreso la parola e immediatamente Paolini è intervenuto, urlando frasi forti sul presidente americano come “Bush vai in Iraq a prostituirti”. Un’azione che ha trovato il consenso immediato delle centinaia di persone presenti, che hanno subito gridato “Paolini eroe, Bush assassino”.
Ma il fatto non è stato apprezzato dal cameraman della Rai, che alla fine del servizio si è prima rivolto al profeta, minacciandolo con un “adesso ci penso io”, e poi è passato ai fatti. Mentre il presenzialista era voltato di spalle, lo ha colpito con un calcio sulla schiena e poi gli ha assestato un terribile pugno al naso, facendolo sanguinare copiosamente. Considerando che nessun poliziotto decideva di intervenire, per sfuggire all’aggressione il malcapitato si è fatto aiutare da un ragazzo in motorino, che gli ha permesso di allontanarsi in fretta e dirigersi verso il più vicino ospedale per farsi medicare.
“Gli americani festeggiano oggi una giornata di libertà, ma io volevo urlare a tutti che questa amministrazione a stelle e strisce non ha nulla a che fare con quella di sessant’anni fa”, ha detto Paolini. “Il governo italiano e il Presidente del Consiglio in particolare erano molto preoccupati delle possibili violenze dei manifestanti, ma per quello che ho visto la situazione era tranquilla in quel momento. Forse Berlusconi, per evitare scontri, dovrebbe fare maggiore attenzione ai tecnici della Rai…”
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