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FRANCESCO RADICIONI MARCUCCI, CON LUI PAOLINI HA VISSUTO INDIMENTICABILI MOMENTI D'AMORE E DI SESSO
Francesco Radicioni Marcucci parla de "Il Profeta del Condom"



Nonostante conosca Gabriele Paolini dall’agosto 1999, per la prima volta sabato 6 marzo 2004 ho passato in sua compagnia circa 24 ore: un’intera giornata con il Profeta del Condom. Quella da me vissuta sabato è stata un’esperienza unica, perché unico al mondo è il personaggio in questione.


Proverò a descrivere con accuratezza in queste righe tutti gli eventi, sicuramente fuori-dal-comune, avvenuti in quelle poche ore, che credo ben possano descrivere la giornata-tipo dell’inquinatore televisivo. Ho appuntamento con Gabriele alle ore 23.00 del 5 marzo, alla biglietteria 9 della Stazione Termini a Roma, per partire alla volta di Sanremo, dove il presenzialista ha intenzione di lanciare anche quest’anno alcune delle sue provocazioni in occasione della 54° edizione del famoso Festival della Canzone Italiana.

Qualcuno crederà che Paolini abbia un atteggiamento provocatorio ed irritante solo dinanzi alle telecamere, ma questo giudizio è totalmente sbagliato; infatti come di consuetudine si presenta all’appuntamento con un giubbotto giallo fosforescente ed un grosso cartello appeso al collo che promuove il sito internet, ma anche all’interno del bar Gabriele crea ilarità con un “mi-dia-un-bicchiere-d’acqua-del-Sindaco”. E dopo aver ‘conquistato’ tutta la clientela e il personale del locale, gli viene omaggiata anche una cioccolata calda che consumerà durante tutto il viaggio.

Il fenomeno che più colpisce nel passare del tempo con lui in luoghi pubblici è il rapporto che ha con i cittadini (sia gli ammiratori che i detrattori). Infatti, al contrario di altri personaggi pubblici, è sempre disponibile alla battuta spiritosa, alla firma dell’autografo, alla fotografia con il fan, ma anche a rispondere sempre con cortesia e gentilezza alle critiche alla sua attività che ogni tanto arrivano.

Dopo la pausa al bar, arriviamo di corsa al binario 23, dove il nostro treno è in partenza. Anche sulla banchina e nei corridoi del treno la reazione dei cittadini è di grande rispetto e simpatia nei confronti dell’inquinatore Tv. Inoltre, dopo pochi secondi dal nostro arrivo, anche un gruppo di ragazze di Asti in gita scolastica nella capitale lo fermano per complimentarsi ed incoraggiarlo ad andare avanti con le sue battaglie.

Cerchiamo uno scompartimento un po’ isolato dove concordare le provocazioni da portare innanzi il giorno successivo nella cittadina ligure e, dopo aver assicurato la porta con un fermo e sistemato le nostre borse, ci riposiamo sui sedili (un po’ scomodi) del treno Espresso.

Dopo alcune ore di sonno ci svegliamo e Gabriele, organizzatosi in previsione del viaggio, estrae dalla sua borsa un vassoio con un’ottima torta di ricotta e un succo d’ananas e così facciamo una rapida colazione, mentre prepariamo insieme alcuni cartelli da mostrare durante le dirette televisive a San Remo. Gabriele, che non fa mistero di essere omosessuale (lo scrive perfino sulle scarpe), viene incuriosito dalla presenza nello scompartimento vicino al nostro di un transessuale, e dopo pochi minuti scompare nella toilette del treno. Non credo proprio che si sia allontanato per parlare d’economia…

Arrivati in perfetto orario, alle 8.32, alla stazione ferroviaria di San Remo, Gabriele viene nuovamente fermato da molti passanti, soprattutto giovanissimi, incuriositi dal suo personaggio. Ed una volta scesi dal treno, nonostante la stanchezza e la notte insonne, non lesina autografi, fotografie e preservativi.

Usciti dalla stazione ferroviaria, ci dirigiamo con passo deciso verso piazzale Colombo e il Teatro Ariston, cuore pulsante del circo mediatico sanremese. Mi confida che per lui arrivare a Sanremo significa essere letteralmente assalito da centinaia e centinaia di persone, che vengono appositamente in città da ogni parte d’Italia per incontrarlo. Infatti nel giro di pochi secondi veniamo letteralmente accerchiati da un’enorme bagno di folla, oltre che da alcune emittenti televisive locali, desiderose di intervistare l’inquinatore del piccolo schermo.

Anche Rai Due lo intervista, nonostante l’emittente pubblica lo abbia denunciato chiedendogli oltre 750.000 euro, per mezzo dell’inviato Walter Santillo, col quale improvvisa una simpatica scenetta mandata in onda dalla trasmissione televisiva ‘In Famiglia’ domenica mattina.

Il piazzale antistante l’Ariston è un concentrato di artisti di strada, di imitatori e di personaggi che ruotano intorno al mondo della televisione (come non citare D’Artagnan e il suo ‘Dicetelo’ ed anche lo strano tipo che intona per tutto il giorno il motivetto “Ciao-ciao, ciao-ciao Lulù”) , coi quali ormai Gabriele è diventato amico e dai quali viene salutato. L’unico che ostentatamente non gli rivolge la parola è Alessandro Cocco, in passato presente sul Guinness dei Primati per il maggior numero di presenze televisive, record conquistato di recente da Gabriele, il quale mi spiegherà che i due si sono anche querelati a vicenda ultimamente.

La giornata prosegue con alcuni inquinamenti televisivi durante le dirette del Tg3 e di Sky Tg 24, durante le quali Gabriele alza i cartelli: “Paolini: Baudo Pedofilo” e “Paolini: Costanzo Pedofilo”. Ma forse il momento più divertente è stato quando durante il collegamento in diretta dall’esterno del Teatro Ariston, Gabriele ha iniziato ad urlare – facendosi sentire debolmente dai telespettatori – “Del Noce Omosessuale”. Il fatto, come già scritto su questo sito, ha suscitato le ire della security della Rai che ha iniziato a strattonarlo violentemente e a malmenarlo.

Subito dopo pranzo, Gabriele ha affittato una stanza presso l’hotel Washington, dove si è riposato per alcune ore, anche per riprendersi dalla notte insonne sul treno. E’ stata per me l’occasione di visitare un po’ la cittadina ed il “Radio & Music Villane” di San Remo.

Intorno alle 19.00 nuova diretta Sky che, per evitare l’inquinamento televisivo, mette alle spalle dei due inviati alcuni tecnici dell’emittente satellitare. Gabriele, considerando tale gesto una provocazione, inizia un inquinamento anche acustico, urlando: “Tony Renis cornuto”, “Del Noce Omosessuale”, “Costanzo Pedofilo”, “Bossi impotente”. Al termine della diretta, il giovane giornalista di Sky, rivolgendosi a Paolini gli dice: “Sei stato un maleducato”. Sentendosi insultato, Paolini chiede l’intervento delle Forze dell’Ordine per denunciare l’inviato, urlando a squarciagola per via Matteotti e richiamando l’attenzione di decine di telecamere (tra cui quella di Pino Roggero, uno degli autori di Blob) e di centinaia di persone.

Lascio Gabriele intorno alle 21.00 dovendo riprendere il treno per Roma. Nel tragitto da Piazza Colombo alla stazione ferroviaria ripenso a tutti i momenti della giornata e mi torna in mente la frase di Lorenzo Sani, che a proposito del suo personaggio ha avuto giustamente modo di dire: “Ormai mitico!”.









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Pubblicato su: 2004-03-11 (59181 letture)

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