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DOPO 10 ANNI IL CINEFILO GABRIELE PAOLINI TORNA A RECENSIRE FILM. KING KONG: IMPONENTE, SPETTACOLARE, EMOZIONANTE. VOTO: 8/10.







KING KONG

Regia: PETER JACKSON

Interpreti: JACK BLACK, NAOMI WATTS, ADRIEN BRODY

Sceneggiatori: FRAN WALSH, PHILIPPA BOYENS, PETER JACKSON

Solo un regista come Peter Jackson riesce a confezionare film di oltre tre ore che appassionano così tanto come “King Kong”. L’eleganza nei movimenti di macchina, l’innata passione per le angolature impossibili, la maestria nel collegare personaggi e situazioni attraverso poche immagini, il continuo interesse per i sottotesti che si intrecciano alla trama portante, sono tutte abilità che Jackson riesce magistralmente a mescolare, portando allo spettatore un prodotto d’intrattenimento inimitabile!!!.

L’opera è un continuo saliscendi di emozioni, tutte espresse in una sinestesia di immagini e suoni, come nelle splendide sequenze dell’arrivo alla misteriosa SKULL ISLAND, quando allo scandire di pistoni a piena velocità, ci si ritrova in una fitta nebbia che incute una gelida tensione.

Gli effetti visivi sono pressochè perfetti, il sonoro curato all’inverosimile, la fotografia satura e luminosa come solo quella di ANDREW LESNIE sa essere.

La vicenda del Gorilla, narrata da Jackson, è decisamente credibile perché tocca molti aspetti dell’animo umano. Il viaggio dannato, l’essere trascinati dagli eventi, la brama di potere e di successo, l’ottusità di una società come quella degli anni trenta, sono queste tematiche, di grande impatto e profondità, a rendere davvero grande King Kong.

Ottimo lavoro quello dei personaggi. Stupisce come ciascuno di essi abbia un proprio arco di sviluppo introspettivo, una vera e propria discesa agli inferi dell’animo umano. Dalla giungla della città, alla giungla vera e propria, dove é l’istinto di sopravvivenza a farla da padrone.

Ottima l’interpretazione di NAOMI WATTS. La sua ANN DARROW è una donna che sperimenta la bestialità e l’inumano, in tutto quello che la circonda: dai datori di lavoro a New York, sino all’insensibile regista CARL DANHAM, che ci fa tornare in mente l’indimenticabile ORSON WELLES. E ne resta affascinata, inevitabilmente si fa trascinare dagli eventi ed è così che si imbatte nel mistero della terra, l’ultimo segreto del Pianeta, qualcosa di terribilmente animalesco e mostruoso: King Kong appunto!!!. E’ in lui che Ann riesce a scovare un po’ di umanità fondamentale per ristabilire quel rapporto con il mondo e con se stessa, che aveva perduto.

King Kong, in ultima analisi, parla proprio di noi, del nostro rapporto con il Mistero, non tanto quello racchiuso in un’isola lontana, nell’Oceano, ma quello celato dentro noi stessi.

Insomma Paolini vi INVITA A NON PERDERVI QUESTO FILM!!!. Vedrete che agli OSCAR, King Kong ‘farà man bassa’!!!.

N.B.: Un particolare ringraziamento all’UFFICIO STAMPA “UNITED INTERNATIONAL PICTURES” (CRISTINA CASATI – MARINA CAPRIOLI – RICCARDO TINNIRELLO)

IL CINEFILO GABRIELE PAOLINI









BY L'ARTISTA GABRIELE PAOLINI

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Pubblicato su: 2005-12-15 (258 letture)

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