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IL MATRIMONIO




Gabriele Paolini e Lino Bon21 settembre 2002, ore 20.54, un momento storico. Si tratta del primo matrimonio gay in assoluto in Italia, che unisce Gabriele Paolini e Lino Bon


L’idea nasce da due motivi. Il primo è per denunciare l’attuale legislazione italiana, che non permette l’unione tra persone dello stesso sesso, e nello stesso tempo sottolineare come un presunto paese moderno come l’Italia sia in realtà molto bacchettone, anche per quanto riguarda i più giovani, influenzati da un ambiente dalle visioni molto ristrette e spesso troppo legate al Vaticano. Con questo atto volevo influenzare l’opinione pubblica e soprattutto chi ha preso l’impegno politico di modificare il codice civile, rendendo così possibile una discussione parlamentare incentrata su questa materia, cosa effettivamente successa. L'iniziativa ha ovviamente provocato forti reazioni, tra cui quella del sindaco di Rivalba, che ha cercato di convincere a dimettersi il consigliere di Forza Italia, Gianluca Noccetti, che ha volontariamente celebrato il matrimonio davanti a quattro testimoni. Inoltre, gli abitanti del paese hanno raccolto delle firme per chiedere al sindaco di prendere provvedimenti ufficiali contro l'associazione che facevano i mass media tra l'avvenimento e il nome della cittadina, conosciuta soprattutto per i tartufi.

Il secondo motivo è dettato dalla curiosità di vedere l’impatto di questa mia scelta sulla gente e in particolare sulle persone a me più vicine. Purtroppo, i miei genitori l’hanno appreso dalla prima pagina di Libero e la reazione è stata molto negativa. Infatti, mi hanno accusato di scarsa moralità e di aver imbastito uno scandalo che gettava fango sul nome della famiglia.

Dopo un anno e mezzo di matrimonio, posso dire di essere felicemente sposato, come dimostrano alcuni documenti redatti dalle forze dell’ordine, in cui mi dichiaro (cosa di cui mi assumo tutte le responsabilità) “coniugato”. L’unica cosa che mi manca (per adesso), è la possibilità di partorire un bambino, anche se ho contattato a questo proposito il professor Severino Antinori, che per il momento mi ha rivelato che la strada non è percorribile.









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Pubblicato su: 2004-03-05 (80629 letture)

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