Il sito ufficiale di Gabriele Paolini, il profeta del condom

Gli studenti hanno finalmente la possibilità di far valere i loro diritti e far sentire la loro voce

Attenzione! Lo spazio ”Sfogatevi", che finora raccoglieva solo le denunce degli studenti, è stato allargato a tutte le categorie. Se avete qualsiasi problema nella vostra vita professionale o privata da denunciare, potete farlo ora senza censure, fermo restando la vostra responsabilità e serietà nelle cose che scrivete.
Inoltre, per combattere l’inflazione galoppante, abbiamo pensato di rendere pubblici tutti gli esercizi commerciali che danno la possibilità ai cittadini di risparmiare ed evitano di speculare.
Anche se ritenete che la vostra questione non sia di grande importanza, ricordatevi che può essere utilissimo spendere qualche riga per parlarne e rendere pubblica la vicenda. Per iniziare questo nuovo percorso, Gabriele Paolini ha pensato di lanciare un’iniziativa riguardante uno dei problemi storici di Roma: le buche nelle strade, responsabili di centinaia di incidenti ogni anno, talvolta purtroppo anche mortali.
Per leggere il messaggio di Gabriele, andate sul forum.

Il desiderio di dare uno spazio libero e senza censure agli studenti delle medie, superiori e universitari nasce dal mio percorso scolastico personale, decisamente tortuoso. Del periodo liceale, mi ricordo anni di totale divertimento per quanto riguarda il rapporto con i vecchi amici e per alcune attività extrascolastiche realizzate all’interno stesso di alcuni istituti da me frequentati (come gli incontri tra studenti e personalità cinematografiche presso il liceo classico Orazio, nelle quali ci furono ospiti come Mario Monicelli e Nino Manfredi), ma anche grandi e dolorose difficoltà di comunicazione con alcuni insegnanti.

I miei problemi sono nati quando ho cominciato a maturare una personalità singolare, dovuta soprattutto alla voglia che avevo in quel momento (circa 17-18 anni) di uscire dalla massa dei miei coetanei per trasmettere ai professori e ai ragazzi le mie passioni e i miei progetti, e mi hanno spinto volontariamente a non prendere il diploma, rimanendo con il titolo di studio di scuola media inferiore, Questo cambiamento, che emergeva sempre più prepotentemente grazie anche alla complicità della stampa, che già allora seguiva i passi di un ragazzo definito “uno studente geniale da bocciare”, rendeva sempre più difficoltoso il rapporto tra il sottoscritto e i professori, che si sentivano scavalcati, con il risultato evidente di distrarre tutta la classe.

Avendo sempre dato poca importanza allo studio, devo senza dubbio ammettere uno scarso rendimento nelle materie affrontate. Ma la mia rabbia esplodeva quando vedevo non valutata positivamente la mia attenzione e le capacità, decisamente fuori dal comune da parte di alcuni professori. In particolare, devo ricordare l’allora insegnante di latino e greco del liceo classico Orazio di Roma Antonietta Lamanna (di ottima preparazione professionale, ma decisamente poco sensibile nei confronti della mia persona, tanto è vero che i nostri scontri, un tempo comici per l’intera classe, sono finiti nelle aule giudiziarie) e la preside del liceo classico Aristofane di Roma Marcella Castriotastasi, che mi definì uno “sporco razzista” quando scoprì dai giornali che mi ero candidato per la Lega Nord come assessore (anche in questo caso il fatto è in finito agli onori delle cronache e si è risolto in tribunale).

Pertanto, per questi (e altri) episodi avvenuti in circa tre anni, avendo capito che questo non era il contesto migliore per l’apprendimento e la conoscenza, decisi di rinunciare al diploma di maturità e da quel momento dedicarmi ad un percorso di autodidatta. Per diversi anni, prima di scegliere nel 1997 l’attività pubblica di contestatore, mi sono dedicato a fianco del giornalista scrittore Lamberto Antonelli all’apprendimento delle tecniche del giornalismo e ad approfondire tutto quello che riguarda il cinema e l’informazione. L’intento finale di questo spazio è di invitare tutti coloro che si sentono (per qualsiasi motivo) impossibilitati ad esprimere pienamente la propria personalità o vittime di qualsiasi ingiustizia, a far nascere una discussione dal proprio caso, con l’obiettivo di denunciare un sopruso e di cercare aiuto attraverso noi e gli altri lettori. Se è possibile dare un “insegnamento”, direi che non bisognerebbe mai avere paura di mostrare come si è dentro, anche se capisco che per molti non è facile confessare quello che si ha dentro.

Con questa possibilità che vi diamo, sentitevi forti di gridare a tutti il vostro problema, con la consapevolezza che noi, da subito, vi potremmo appoggiare, in alcuni casi anche con una consulenza legale. E ovviamente i contenuti più importanti del forum verranno messi in evidenza sul sito per dare loro la maggiore visibilità possibile. Oltre a quello che abbiamo detto, il nostro appello è di segnalare anche tutte quelle realtà positive che nessuno conoscerà mai e che meriterebbero più attenzione. Insomma, se pensate che il mondo della scuola e dell’università debbano essere migliori, questo è il posto giusto per iniziare a farlo.

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Pubblicato su: 2004-03-03 (17050 letture)

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