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L'amica d’infanzia




Gabriele Paolini e Simona QuatraroA cura di SUPERMax



Con un sorriso disarmante Simona Quatraro racconta di quand’era bambina e passava le lunghe giornate estive con un suo coetaneo dai riccioli neri. Il piccolo Gabriele Paolini.


I ricordi, sfumati dalla patina del tempo, corrono alle estati della seconda metà degli anni settanta. Di questi spensierati giorni racconta: “Fin dai primi mesi di vita ho passato le mie estati a Rivodora, ameno paesino sulla collina torinese.
Durante l’anno vivevo a Torino, le mie vacanze si svolgevano invece dalla nonna in collina. Nella casa a fianco veniva tutti gli anni da Roma un mio coetaneo tutto pepe, lo ricordo bene con quei riccioli neri e con un visino angelico. Era il piccolo Gabriele, che presi l’abitudine di chiamare “GA”.

Era molto intraprendente e riusciva sempre a fare ciò che desiderava. Gli piaceva essere al centro dell’attenzione e rivelava un animo molto sensibile, una volta trovammo una lucertola morta e lui decise di fargli il funerale. Amava gli animali, in giardino teneva una tartaruga di terra.
Al mattino si alzava sempre tardi e faceva colazione con the, biscotti e nutella, un’abitudine che ha mantenuto. La sua indole istrionica l’aveva portato ad organizzare tornei di ping pong, curava nei dettagli anche i minimi particolari. Ricordo che andammo a Torino per comprare i vari premi in un negozio di medaglie e coppe”.

I ricordi di Simona proseguono: “Una volta si mise in testa di andare a pescare, sua zia ci accompagnò al lago. Io non presi niente, lui invece portò a casa diversi pesci. Con lui fumai anche la mia prima sigaretta, sicuramente una tappa fondamentale per ogni adolescente. Era riuscito a rubacchiarla dal pacchetto della sorella più grande. Ci nascondemmo dietro casa, finì con un attacco di tosse”.
Simona è stata testimone della prima comparsa in pubblico di Gabriele Paolini. Era una serata d’agosto del 1991 e nel vicino comune di San Raffaele Cimena era in pieno svolgimento la festa patronale. Il comitato organizzatore aveva programmato una soirée di cabaret amatoriale. Paolini si fece avanti e, superata l’emozione iniziale di fronte al pubblico, declamò “A livella”di Totò”. Il romano che si esibiva in napoletano colpì la giuria. Al termine della serata i giurati gli assegnarono il primo premio, una coppa che Paolini conserva ancora nella sua abitazione romana.

Del Profeta del Condom Simona ricorda anche qualche puntata al casinò di Saint Vincent, in Val D’Aosta. “Anche in quelle occasioni “GA” dimostrava la propria buona sorte con discrete vincite”.
Tra i ricordi imbarazzanti Simona racconta inoltre l’ingresso in un cinema porno. “Eravamo poco più che maggiorenni, non ricordo il motivo però Gabriele insistette molto ed alla fine lo accompagnai. Il cinema a Luci Rosse si trovava a Torino nei pressi della stazione di Porta Nuova. Mi vergognavo molto, avevo paura di essere riconosciuta e per questo motivo mi fasciai la testa con un foulard rosa a pallini bianchi. A ripensarci mi viene da ridere, dovevo essere molto buffa”.

La giovane lavora a Torino come segretaria e fa parte della Chiesa Evangelica Battista. Nel corso degli anni ha continuato a seguire le gesta del “Disturbatore” raccogliendo foto ed articoli di giornale. Nella sua collezione vanta anche i libri scritti da Paolini ed alcune videocassette hard da lui prodotte. Non manca poi una sua ciocca di capelli, tre preservativi ed una zanzara schiacciata. Inutile dire che ogni cimelio è datato ed autografato.
Paolini, che affettuosamente la considera la “sua quarta sorella”, gli ha conferito il titolo di Primo socio onorario dell’associazione culturale Gabriele Paolini – Circolo “Il profeta del Condom”.

A proposito di Simona racconta: “E’ l’amica storicamente più cara ed è anche la mia confidente. Dopo una discussione la querelai per ingiuria e diffamazione. In seguito ritirai la denuncia, cosa che in vita mia ho fatto solo in due occasioni, oltre che con Simona anche con mia sorella Rossella Paolini.
In una società cruda sono onorato di averla come persona cara in quanto possiede rare caratteristiche di onestà e dolcezza”.









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Pubblicato su: 2004-08-14 (19399 letture)

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