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GABRIELE PAOLINI ENTRA IN POLITICA.







Si, ho proprio deciso, entro in politica. Avete letto bene!!!.

Nel lontano 1997 ho inventato, dal nulla, un personaggio che avrebbe fatto molto discutere nel mondo della televisione. E’ cosi’ e’ stato, nel tempo. Ho scelto di essere un ‘pennello’ e, la mia tavolozza, appunto, la televisione. Il noto critico televisivo del quotidiano “Corriere della Sera”, Aldo Grasso, mi ha definito “l’Inquinatore catodico, per eccellenza”. Lo stesso critico, con mio grande onore, mi ha inserito nel 2002 all’interno della “Garzantina della TV”, la piu’ importante enciclopedia televisiva italiana. Sempre dal 2002 sono stato inserito nel “Guinness dei Primati”, in merito ai miei 30.000 ‘sabotaggi catodici’. Dal 2000 sono stati numerosi gli studenti universitari che mi hanno dedicato tesi e tesine di laurea, sviscerando, in ogni modo, il mio personaggio e la mia persona. In 16 anni di attivita’ ‘inquinatoria’ sono stato un vero e proprio ‘virus mediatico’ che ha saputo denunciare, in modo decisamente originale, la pericolosita’ sociale della televisione. Sulla mia lapide voglio che sia cosi’ scritto: “La televisione e’ la merda piu’ profumata mai defecata dall’uomo”. Purtroppo la Rai, la Mediaset e gli innumerevoli canali tv digitali speculano in maniera vergognosa sulla cronaca nera e tutto questo e’ inaccettabile!!!. Ogni volta che sono apparso in tv, il mio intento principe e’ sempre stato quello di ‘decontestualizzare’ la realta’ che veniva riprodotta sul piccolo schermo. In tutte le innumerevoli occasioni che sono comparso sul TG1, sul TG5 o, su qualsivoglia telegiornale pubblico o privato, quello che era stato predisposto dal singolo Direttore di rete o dal giornalista di turno, veniva a mutare. Questo mio atteggiamento e’ sempre stato molto temuto dalla Rai e dalla Mediaset. Lo dimostra il fatto che dal 1998 sono state migliaia le querele che gli studi legali delle tv pubbliche e private hanno intentato nei miei confronti. Grazie ai miei abilissimi Avvocati, capeggiati dai legali Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller sono riuscito a difendermi egregiamente nelle aule giudiziarie di numerose citta’ italiane. Non demordo!!!. Ho lottato, lotto e lottero’ sempre con tutte le mie forze. Il mio intento principale e’ quello di portare avanti sempre con molta chiarezza il mio pensiero.

Il primo marzo 2012 ho fondato personalmente un partito denominato: “Basta il coraggio”.

Per essere preciso voglio sottolineare, pubblicamente, che l’idea di chiamare il mio partito politico “Basta il coraggio”, non e’ mia, ma del Signor Marco Casadio (esperto di informatica), persona per la quale nutro profonda stima.

“Basta il coraggio” e’ un noto motto latino (“sufficit animus”) dedicato da Gabriele D’Annunzio, scrittore, poeta, drammaturgo, militare e giornalista (1863 – 1938) ad Adolfo De Carolis, pittore, incisore e fotografo (1874 – 1928). Piu’ precisamente “Basta il coraggio” e’ il secondo motto della Prima Squadriglia navale (S.A.) per il quale De Carolis disegno’ uno sperone di nave sostenuto dalle ali di un’aquila.

Ho fondato il partito “Basta il coraggio” con la finalita’ di diffondere alla cittadinanza un preciso e corposo programma politico.

Nelle prossime settimane, qui di seguito, potrete, nel dettaglio, leggere i punti programmatici del mio partito politico.



1) LENTE DI INGRADIMENTO SULLA FORMAZIONE DEI GIOVANI, A PARTIRE DA UN GRADUALE RINNOVO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI, ATTRAVERSO L’INSERIMENTO DI NUOVE MATERIE OBBLIGATORIE, NELLE ELEMENTARI, NELLE SCUOLE MEDIE E NEI LICEI.

Per far fronte all'invecchiamento della popolazione, l'istruzione e l'inserimento professionale dei giovani costituiscono grandi sfide per l'insieme della popolazione. A tal fine, l'integrazione socio-professionale dei giovani passa attraverso un investimento significativo nell'istruzione. E’ fondamentale una migliore associazione dei giovani alla vita civile e misure per favorire la transizione fra l'insegnamento e il mondo del lavoro. Il sistema scolastico deve essere considerato un mezzo per preparare i giovani a entrare sul mercato del lavoro.

Nell'Unione Europea, un giovane su tre (dai 15 ai 24 anni) è ancora disoccupato un anno dopo aver lasciato il sistema scolastico. Il tasso di disoccupazione dei giovani resta troppo elevato e costituisce una perdita considerevole di risorse. L'inserimento sociale dei giovani e la loro integrazione professionale sono complementari. Bisogna intensificare la lotta contro la povertà infantile; mettere in atto azioni adeguate a favore della salute dei giovani dinnanzi a questioni inerenti a gravissime problematiche, come l'alcool, la droga, il tabacco, l'alimentazione, la salute mentale.

Ecco perche’ ritengo fondamentale un drastico ‘svecchiamento’ dell’istruzione. La scuola ha bisogno di rinnovarsi. E’ giunto il momento di rendere obbligatorie nuove materie, sia per le elementari, le scuole medie ed i licei. Obbligatorie, in tutti gli istituti scolastici, di qualsivoglia grado, saranno le seguenti materie: Informatica e Cinema.









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Pubblicato su: 2012-04-21 (1683 letture)

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