Caro Gabriele,
La tua lettera aperta mi ha sorpreso e preso alla sprovvista. Sarebbe bello poter credere in un mondo in cui il cattivo fossi tu perché sarebbe tutto più semplice. Invece, durante le riprese del video ho scoperto che il “terribile” Paolini è in realtà un ragazzo intelligente e, probabilmente, uno dei migliori comunicatori dopo John Lennon.
Da quando ti conosco ho imparato una cosa: sono quelli che lavorano in silenzio che fanno paura, perché non sai chi sono, cosa vogliono e cosa sono disposti a fare per ottenerlo. Tu ci metti la faccia, la voce e un paio di siti web in cui dichiari apertamente il tuo narcisismo televisivo.
Né io né Corinna crediamo che tu non sia puro, perché, si ti colpiscono, soffri come noi. La vulnerabilità è l’unico difetto che mi terrei sempre stretto. Ci sono molti personaggi a cui non potresti sparare al cuore perché non ce l’hanno. E tu ne vedi ogni giorno tantissimi.
Seguirò il tuo invito a rimanere me stesso a patto che tu ne segua uno mio: colpisci solo per difendere, te o la gente che non sa di essere in pericolo, ma mai per il puro gusto di abbattere qualcuno.
Sei già su questa strada, devi solo andare dritto. Grazie per le belle parole, anche sul mio disco.
Luca Bussoletti
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