Ha fatto eleggere Cicciolina in Parlamento. Ci ha regalato Moana Pozzi. Insomma, ha cambiato le regole del gioco. Affascinante e contraddittorio, in due parole, Riccardo Schicchi
L'utilizzo del preservativo è uno dei temi più caldi all'interno del cinema porno. Cosa ci puoi dire a riguardo?
Per noi, la questione è semplice. Tutti gli attori si sottopongono a controlli frequenti per verificare il loro stato. Sono, insomma, un gruppo di persone molto attente allo loro salute e quasi tutti, al di fuori della loro vita professionale, vivono una vita affettiva tranquilla.
Si tratta di un circolo chiuso e sono assolutamente convinto che, con test che ormai si possono fare in una giornata, non ci siano pericoli. Posso dire invece che, quando gli attori provano ad utilizzare il preservativo in scena, nel 90% dei casi hanno grossi problemi di efficacia. Anche John Holmes, che è morto di Aids e che ha terminato la carriera in Italia, ha probabilmente contratto la malattia al di fuori del settore. Insomma, appoggio l'uso del preservativo fuori dal set, ma nel nostro lavoro non è indispensabile. Fermo restando che lascio sempre l'ultima parola a riguardo ai protagonisti della pellicola.
Un'esperienza cinematografica che ti è rimasta impressa?
Qualche tempo fa, stavo realizzando un film e nel set vicino c'era invece una produzione "normale", nella quale si girava una scena di un funerale. Visto che mancava il morto, mi sono prestato per la parte. Successivamente, ho convinto gli anziani che erano lì a venire sul nostro set. All'inizio erano molto timorosi e intimiditi, poi piano piano si sono sciolti e sono addirittura riuscito a convincerli a girare delle scene tra loro!
Ho tentato di far assaporare loro la vita e posso dire che lo abbiano fatto con grande gioia. D'altronde, credo che nella vita ognuno debba trovare la sua strada. Ci sono amanti appassionati che si sputano tra di loro, forse anche il caso Totti agli europei andrebbe visto come un gesto d'amore...
Cosa distingue una star in un settore come questo, dove c'è tanta concorrenza?
A mio avviso, è sempre un discorso di intelligenza e capacità. Poi, dipende anche dalla natura del personaggio e dalla sua volontà di emergere. Per quanto mi riguarda, il mio compito è di gestire bene la loro carriera e indirizzarli verso la strada giusta. Posso dire, con un certo orgoglio, che le attrici più famose quasi sempre mi devono qualcosa. Anche Jessica Rizzo, che ormai lavora in proprio da anni, è sostanzialmente nata con me...
Hai mai avuto rapporti omosessuali?
No, francamente è una parte della sfera sessuale che non ho mai affrontato. Posso dire che mi diverte molto comunque il comportamento degli attori nei film. Vediamo molto spesso delle doppie penetrazioni, in cui i membri dei due uomini ovviamente si sfiorano. Questo è normale, ma gli stessi attori fanno molta attenzione ad evitare di essere colpiti dalle rispettive eiaculazioni, come per sottolineare in questo modo la loro virilità. E' buffo...
Tu hai iniziato in questo settore giovanissimo. Pensi che la morale in Italia nel frattempo si sia modificata?
Non credo. I politici hanno sempre lo stesso atteggiamento discutibile. E se potessi rivelare quello che so su certe signore della Roma bene e sul loro percorso di vita, ne sentireste delle belle.
Cosa pensi di Paolini?
Sicuramente, con i suoi interventi sdrammatizza la serietà dei mezzibusti televisivi e questo è ottimo. Ovviamente, non posso che appoggiare le sue campagne pro condom.
Cosa stai facendo attualmente?
Ora sto per partire per l'Ungheria, dove lavoreremo ad un film. Intanto, sono impegnato in un libro su Moana Pozzi, che uscirà a settembre, nel decimo anniversario della sua morte.
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